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Almaviva_inc_mov5stelleIl 29 marzo 2016, i COBAS insieme ad una delegazione di lavoratori, hanno incontrato il Movimento 5 Stelle presso la Sala Riunioni Tatarella. Erano presenti per il movimento 5 Stelle i parlamentari Claudio Cominardi, Davide Tripiedi.

Durante l’incontro sono stati esposti in modo dettagliato i termini dell’attuale procedura di licenziamento avviata da Almaviva Contact, evidenziandone gli elementi più discutibili e inaccettabili: la determinata volontà dell’azienda di non procedere in nessun modo al riequilibrio degli esuberi su scala nazionale e la conseguente concentrazione dei licenziamenti nelle sedi con i lavoratori più anziani e quindi più costosi, l’utilizzo di lavoro straordinario su alcune sedi e l’attuale ingresso di lavoratori interinali presso la sede di Rende. Abbiamo poi esposto quali sono i nostri obiettivi a breve termine, ovvero:

  • il ritiro da parte di Almaviva Contact della procedura di licenziamenti collettivi per tutti i 2998 lavoratori;

  • l’utilizzo degli ammortizzatori sociali attualmente disponibili per il settore dei call center (D.Lgs. 148/2015 art. 44 c.7) per poi procedere, attraverso una modifica legislativa, con l’estensione all’intero settore degli ammortizzatori sociali ordinari previsti per i settori Industria, Aeroportuale, ecc.

  • gli ammortizzatori sociali dovranno essere attivati a livello nazionale, con una riduzione dell’orario di lavoro equamente distribuita su tutte le sedi della società Almaviva Contact e su tutti i dipendenti.

  • il rifiuto di qualsiasi accordo che peggiori le condizioni economiche e normative previste dall’attuale CCNL delle Telecomunicazioni.

Si è poi contestualizzato il problema Almaviva con un’ analisi dell’intero settore dell’outsourcing evidenziandone la storica funzione di abbassamento del costo del lavoro da parte dei grandi committenti, la precarietà strutturale dei lavoratori del comparto sottoposti al continuo ricatto dell’appalto in scadenza, la dubbia praticabilità di alcuni interventi proposti dalle organizzazioni sindacali confederali che dovrebbero eliminare i tanti problemi che affliggono i lavoratori del comparto.

Si è rilanciata la proposta di un percorso di reinternalizzazione dei servizi di Customer Care all’interno delle aziende committenti, anche in prospettiva di una inevitabile forte contrazione del perimetro occupazionale del comparto nei prossimi anni (avanzamento tecnologico e svecchiamento della popolazione) e in un’ottica di una possibile riconversione dei lavoratori in altre attività che solo le aziende committenti possono garantire. Consideriamo l’attivazione degli ammortizzatori sociali come un “guadagnare tempo” per cercare di organizzare una mobilitazione generale di tutti i lavoratori del settore che porti a percorsi di reinternalizzazione dei lavoratori presso i committenti, presupposto indispensabile per conquistare quella modifica della normativa in tema di interposizione di manodopera e di indirizzare eventuali soldi pubblici per creare lavoro stabile e non per ingrassare le tasche di chi vorrebbe condannare definitivamente i lavoratori dei call center ad un lavoro sottopagato e sempre più precario.

I parlamentari del Movimento 5 Stelle si sono impegnati, in relazione ai temi posti durante l’incontro, a stilare una Risoluzione Parlamentare da presentare in Commissione, che ponga da subito il problema dei licenziamenti in Almaviva e che dia un indirizzo al Governo circa le azioni da intraprendere per la risoluzione della vertenza. Si sono resi inoltre disponibili ad approfondire i temi riguardanti l’intero settore, ivi compresi gli ammortizzatori sociali.

COBAS Almaviva Contact

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