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comdata_sciopero2A pochi giorni dallo sciopero per l’ intero turno del 13 luglio proclamato da noi delegati Cobas di Ivrea per il reparto 187 vi sottoponiamo una fondamentale riflessione sul senso e gli obiettivi della mobilitazione.

A te, lavoratore del 187 conviene che lo sciopero fallisca o che riesca?

A chi giova dire e sostenere che questo sciopero non si deve fare?
A chi giova seminare sempre il sospetto che magari fatto in un altro momento sarebbe potuto essere meglio, se fatto con meno o piu’ ore, se fatto tutti insieme o da soli, se fatto insomma sempre e solo in maniera guarda un po’ che non è mai quella che viene proposta?
A chi giova girarsi dall’altra parte e far finta che il problema non ci sia o non sia cosi’ importante da meritare uno sciopero?

La risposta e’ semplice.
Sempre e solo all’Azienda che continuerà a fare i suoi interessi con i metodi che piu’ le piaceranno e che si farà grosse risate se qualcuno si lamenterà ancora.

Lo sciopero è indetto da una sola sigla sindacale su quattro.
Il Sindacato non è nulla se non ci sono i lavoratori a dare forza al suo pensiero.
I Lavoratori sono nulla se le loro istanze non trovano adeguata rappresentanza, ma un eterno rimandare a non si sa cosa e non si sa quando.

A chi giova che lo sciopero riesca?

Ai lavoratori del 187 che da anni denunciano un’organizzazione del lavoro che non consente di gestire in modo corretto la vita privata ;
Ai lavoratori del 187 che vogliono lavorare in un ambiente nel quale ai ritmi frenetici delle chiamate non si aggiunga lo stress provocato da indebite e illecite forme di pressione e di controllo;
Ai lavoratori del 187 che vogliono essere messi nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro in termini di conoscenze e supporti materiali;
Ai lavoratori del 187 che non vogliono favori e concessioni, ma diritti, regole e rispetto.

LUNEDI 13 LUGLIO
AGITE NEL VOSTRO INTERESSE.

LUNEDI LASCIATE VUOTO IL REPARTO NON PERCHE’ NON CI SONO CHIAMATE, MA PERCHE’ LO SCEGLIETE VOI PER RIVENDICARE CONDIZIONI DI LAVORO MIGLIORI.

CUI PRODEST? A VOI

SCIOPERATE E VENITE AL PRESIDIO CHE SI TERRÀ DALLE 8.30 ALLE 16. 30
SOTTO LA SEDE DI PALAZZO UFFICI.

Se non è tollerabile, non lo si tollera.

COBAS Comdata Ivrea


 

COMUNICATO del 08/07/2015

Fin dall’inizio del nostro mandato

– abbiamo costantemente cercato il dialogo e un confronto di merito con l’Azienda relativamente alla gestione del reparto 187 nei diversi incontri che si sono succeduti,

– siamo talvolta interventi in area per sanare anomalie gestionali,

– abbiamo costantemente fornito indicazioni ai lavoratori sulle richieste corrette o meno e sui comportamenti corretti da tenere e da pretendere;

– abbiamo denunciato tramite i nostri comunicati, ora arrabbiati ora ironici, le difficoltà e le storture che caratterizzano quel reparto.

Tutte questi azioni avevano come unico obiettivo affrontare e risolvere con un confronto serio e onesto i temi che da sempre contraddistinguono tale reparto da altri e che lo rendono sicuramente il più difficile e logorante tra quelli presenti a Ivrea.

Su un’organizzazione del lavoro prettamente serale decisa dal committente e presentata per anni come non modificabile, si è inserita la scelta unilaterale e infelice da parte dell’Azienda di imporre una turnistica che fa storia a sé rispetto agli accordi vigenti in Comdata.

L’attività telefonica già di per sé stressante unita a una turnistica senza dubbio sfavorevole hanno reso nel tempo il 187 un luogo caratterizzato da condizioni di vita e di lavoro difficilmente sostenibili.

A ciò si aggiunge la modalità gestionale da parte dello staff che incrementa questi già alti livelli di stress.

Dopo aver ostinatamente tentato la strada della contrattazione sindacale chiedendo all’Azienda di migliorare anche su diverse altre tematiche quali carenza di aggiornamenti e procedure corrette, formazione altamente inadeguata, login non abilitate, assenza di token e smart card, pc obsoleti, turni errati, inspiegabili difficoltà gestionali di cambi turno e riposi e mille altre micro tematiche e dopo aver sempre avuto di fronte un muro abbiamo deciso di intraprendere recentemente anche la strada del dialogo in ambito RLS portando al vaglio tutta la tematica relativa allo stress da lavoro correlato.

Come noto, anche in questo ambito non abbiamo ottenuto risposte e azioni volte a intervenire sulla situazione di sofferenza vissuta dai lavoratori del 187.

Per quel che ci riguarda, per la nostra concezione del senso delle relazioni industriali e per la nostra profonda convinzione di come si debba vivere e lavorare in azienda riteniamo esauriti, almeno per ora, tutti i tentativi possibili di trovare soluzioni condivise attraverso incontri e confronti.

Sono quotidiane le segnalazioni che ci provengono da colleghi che stanno male e ricorrono a cure mediche dovute allo stress accumulato in tale reparto e ogni giorno ci contattano colleghi che lamentano prevaricazioni e atteggiamenti sprezzanti da parte di troppi responsabili: ronde costanti da parte dei TL, continua pressione indebita e illecita sulla CS e sui tempi di conversazione, contestazioni che fioccano come se nevicasse, per concludere con l’ultima trovata del controllo cronometrici del “tempo bagno” dei dipendenti.

A nostro giudizio tutto ciò è troppo.

Crediamo che non servano in questo momento altri tavoli infruttuosi fatti di continui rimandi e false promesse.

Serve tentare un’altra strada. Serve un’ inversione di rotta.

In questi mesi l’Azienda ci ha sottratto di volta in volta dignità, rispetto e serenità.

Spetta a tutti noi dire all’Azienda che la misura è colma.

Cobas Comdata Ivrea