FISTEL, UILCOM, UGL e TELECOM ITALIA sottoscrivono al Ministero delle Sviluppo Economico (MISE) un pre-accordo per la gestione degli esuberi dopo una trattativa andata avanti tutta l’estate e sulla quale avevamo già scritto. Contratti di Solidarietà in Telecom Italia e TI-Information Tecnology, Mobilità. la societarizzazione della DIVISIONE CARING, cioè lo scorporo dei CALL CENTER, è “previsionalmente” superata CIOE’ RIMANDATA DI SOLO 3 ANNI. Nel mese di settembre inizierano gli incontri per definire tempi e dettagli della operazione. La SLC-CGIL non firma l’accordo.
Un teatrino iniziato iniziato nei primi mesi del 2015
Scarica il comunicato nazionale dei COBAS TELECOM
Scarica il Verbale di Accordo 1
Scarica il Verbale di Accordo 2
Leggi il comunicato dei sindacati collaborazionisti
Leggi il comunicato della SLC-CGIL
GLI ESUBERI CHE NON CI SONO!
Abbiamo già scritto molto nel corso dell’estate sull’evoluzione della trattativa svoltasi presso il MINISTERO dello SVILUPPO ECONOMICO.
L’accordo sottoscritto il 7 Settembre al MISE da Telecom e dai sindacati collaborazionisti (FISTEL-UILCOM-UGL) è la degna conclusione di un teatrino iniziato a dicembre dello scorso anno con il Referendum in DIVISIONE CARING. Ha fatto bene, secondo noi, la SLC a sottrarsi a questa pantomima, anche se non possiamo dimenticare che anche lei chinò la testa mestamente il 27 Marzo del 2013, quando la minaccia della SOCIETARIZZAZIONE fu esattamente la stessa.
Dopo un anno di minacce e promesse TELECOM ITALIA pubblica la lista della spesa di fronte ad un MINISTERO COMPIACENTE :
• 1500 ESUBERI nelle AREE DI STAFF, in CROSS ACTIVITIES, IN DIRECTORY ASSISTANCE (da gestire con JOBS ACT L. 183/14)
• 330 esuberi da gestire con i licenziamenti collettivi (Mobilità) L. 223/91200 esuberi in TELECOM ITALIA INFORMATION TECNOLOGY (da gestire con il JOBS ACT , L. 183/14)
• 1300 in DIVISIONE CARING a causa della mancata momentanea SOCIETARIZZAZIONE (da gestire con il JOBS ACT , L. 183/14)
E poi : riaprire le trattative su produttività, organizzazione del lavoro -…cioè ridiscutere quanto i lavoratori hanno già rifiutato con il NO al REFERENDUM – e sul controllo a DISTANZA.
Nel mese di settembre quindi la PANTOMIMA PROSEGUIRA’ con l’apertura delle procedure che definiranno nel dettaglio i contenuti e le modalità di attuazione dell’accordo quadro. Staremo a vedere se il COORDINAMENTO NAZIONALE RSU sarà coinvolto nella discussione o se i sindacati
collaborazionisti hanno già previsto la sua esclusione.
RESTANO LE CIFRE VERE di questa NON CRISI :
• Sono quelle che finiscono nelle mani delle imprese per gestire progetti importanti come il DECOMISSIONING in cui gli appalti hanno il classico sapore familistico e affaristico italiano, sia nella progettazione degli apparati che nelle elaborazione dei SOFTWARE;
• Sono quelle delle cifre gonfiate dei progetti legati alla posa della FIBRA OTTICA e le nuove Tecnologie su cui nessuno opera controlli;
• Restano le garanzie per lo STAFF dirigenziale (cui l’Azienda regala 23 Milioni di Euro per agevolare l’andata in pensione di 60 dirigenti con la Legge Fornero),
• resta il cattivo impiego delle risorse e la mancata riconversione nonostante lo sciorinare di cifre.
• restano i finanziamenti pubblici a pioggia per una azienda che pubblica non è e che si pone come unico obiettivo non lo sviluppo delle Telecomunicazioni in Italia, ma la ripartizione dei dividendi (maledetti e subito).
• Restano le promesse fatte di assunzioni (ma solo con i soldi delle Stato), i numeri degli esuberi, che saranno esuberi anche fra tre anni al termine del nuovo ciclo di ammortizzatori sociali e resta la minaccia della societarizzione di CARING.
E restano le cifre vere di una classe lavoratrice (la nostra) che per anni ha dato sostegno e legittimità a Organizzazioni Sindacali che hanno contribuito alla sottoscrizione di accordi in perdita. Per fare questo accordo TELECOM ITALIA aveva bisogno di un MINISTERO COMPIACENTE e OO.SS. pronte a Firmare, queste organizzazioni sono legittimate ancora oggi dal consenso e dalle tessere di migliaia di persone
Nel nostro piccolo laddove ne avremo possibilità faremo opposizione e informeremo puntualmente i lavoratori e le lavoratrici sui passaggi formali che l’azienda farà.
ALZA LA TESTA !
COBAS TELECOM