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Il 1 Aprile si è svolto l’incontro tra Azienda e Coordinamento RSU per discutere degli orari ASA. A questo incontro hanno partecipato anche i membri della commissione tecnica (di cui facevamo parte) che ha provato ad accorciare le distanze tra azienda e delegati sindacali.

I lavori della commissione si erano chiusi con un nulla di fatto. Troppa la distanza tra delegazione e Azienda. A questo punto il colpo di scena: nel segreto delle solite stanze I membri di commissione dei sindacati CGIL-CISL-UIL-UGL presentano una nuova proposta (senza mettere per conoscenza gli altri membri) e si arriva così all’incontro del 1 Aprile.

Da questo incontro, va sottolineato è stato ESCLUSO IL NOSTRO MEMBRO della COMMISSIONE. Secondo l’Azienda sarebbe stato compito delle Segreterie Nazionali Confederali avvertirci delle convocazione che ha comunque visto la partecipazione degli altri membri delle altre OO.SS… UN APPLAUSO ad Azienda e Sindacati!

NEL MERITO bisogna dire che l’Accordo – valido per ASA HOME e ASA OFFICE sia TOL che specialisti e masteristi- migliora solo in parte una condizione di disagio creatasi nel 2019/2020 con l’adozione dei nuovi orari :  

  • LA RIDUZIONE DEI SABATI LAVORATIVI E’ MINIMA, LA RIDUZIONE DELLE DOMENICHE/FESTIVI IMPERCETTIBILE, diminuiscono i SERALI L/V, tutti i turni disagiati e in coincidenza con i w.e. avverranno in LAVORO AGILE, si ritorna alla pausa di 30 Minuti, c’è però una restrizione sulle FERIE e I PERMESSI da concedere se si è di turno nei w.e. e festivi.

La motivazione principale per cui l’azienda non può procedere ad ulteriori e consistenti riduzioni è legata alla situazione che si determinerà nei w.e. dopo la vittoria della gara sulla “serie A”  che determinerà un impegno costante in concomitanza delle partite di calcio con le relative offerte TIM-DAZN

L’accordo non ci convince per le motivazioni sopra esposte.

Inoltre va segnalato che nel corso dei lavori di commissione è emerso il dato reale della carenza di personale il quale determina non solo il continuo ricorso agli OUTSORCER ma che diventa anche una forma di ricatto: “Se diminuisco le incidenze dei we comunque dovrò ricorrere all’esterno…”

ALLA MANCANZA DI PERSONALE si deve rispondere, secondo noi, con le nuove assunzioni o con i JOB POSTING, attingendo ancora da altri settori e/o da TELECONTACT. All’incontro però – va detto – l’Azienda non ha assunto alcun impegno in merito e pochissimi, della delegazione sindacale, hanno posto il problema.

Tutti al 4°: Sono tantissimi i lavoratori e le lavoratrici ancora al 4° livello nonostante le promesse fatte con il RINNOVO DEL SECONDO LIVELLO nel 2019, dove vennero annunciati centinaia di passaggi. Questi passaggi sembrano ormai una chimera.

Timbratura in postazione: Nonostante in fase di pandemia si siano modificate le esigenze, la T.I.P. rimane ancora una forzatura che produce solo riduzione di salario e nessuna produttività aggiuntiva. Nonostante numerose sentenze in merito l’azienda prosegue imperterrita grazie anche al sostegno Sindacale.

I COBAS SI SONO ASTENUTI e NON HANNO VOTATO. L’Accordo è passato lo stesso ma nei prossimi giorni organizzeremo le assemblee e chiederemo un PARERE VINCOLANTE ai lavoratori e alle lavoratrici del SETTORE.  Il nostro giudizio è negativo, ma questo ci sembra il metodo migliore.

02/04/2021

COBAS TIM