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IL 27 SETTEMBRE i COBAS hanno indetto lo sciopero per l’intero turno contro i cambiamenti climatici, in tutto il settore privato (con l’esclusione dei trasporti) e nella scuola aderendo alla proposta del MOVIMENTO FRIDAY FOR FUTURE per partecipare attivamente alle mobilitazioni che da mesi gli studenti in tutta Italia, in Europa e nel Mondo stanno costruendo contro l’emergenza climatica.

Con la Dichiarazione di Sciopero i COBAS permetteranno ai lavoratori e alle lavoratrici di partecipare alle numerosissime iniziative organizzate in tutta ITALIA e, sulla pagina web di FRIDAY FOR FUTURE ITALIA – https://www.fridaysforfutureitalia.it/ – si possono reperire tutte le informazioni sul movimento internazionale nonché sulle tantissime iniziative previste.

PERCHE’ SCIOPERARE? Siamo in piena emergenza climatica e il tempo è poco. Le imprese stanno distruggendo il pianeta per perseguire profitti e i Governi le tutelano permettendolo. L’equazione è molto semplice. Gli scienziati parlano di punto di non ritorno e di catastrofi ambientali entro alcuni decenni. Alcuni governi e alcune imprese hanno iniziato “timidamente” ad avviare un processo di riconversione e di controllo delle emissioni che dovrebbe portarci fuori dall’emergenza entro il 2050.

Una politica chiamata GREEN NEW DEAL che sembrerebbe puntare più a tutelare i profitti delle imprese che l’ambiente e, in ogni caso, potrebbe essere troppo tardi.

I COBAS RITENGONO CHE VADA MODIFICATO SOSTANZIALMENTE IL SISTEMA DI PRODUZIONE CHE NON PUÒ ESSERE SUBORDINATO ALLA LOGICA DEL PROFITTO SFRENATO PER POCHISSIMI E ALL’IMMISERIMENTO GENERALIZZATO PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE MONDIALE.

VANNO RIDOTTE A ZERO (E SUBITO) LE EMISSIONI NOCIVE DERIVATE DALL’ATTUALE CATENA DI PRODUZIONE. VA FINANZIATO IMMEDIATAMENTE IL RECUPERO E IL RISANAMENTO DEL TERRITORIO E, INFINE MA NON PER ORDINE DI IMPORTANZA, VANNO CAMBIATI GLI USI E I COSTUMI PERSONALI INDOTTI DA UN CONSUMISMO SFRENATO.

I COBAS da anni sono parte attiva dei movimenti che in Italia si battono per la difesa del territorio dalle devastazioni ambientali (NO TAV, NO MOSE, NO TRIV, NO TAP, NO PONTE, solo per citare quelle mediaticamente più famose). Ritengono però che il compito delle Organizzazioni sindacali e dei propri delegati e delle proprie delegate sia quello portare il problema dell’emergenza climatica e dell’ambiente dentro i luoghi di lavoro e nelle vertenze sindacali, anche le più specifiche, assumendosi tutte le responsabilità di fronte a sistemi di produzione nocivi e inquinanti.

Nei luoghi di lavoro si può far tantissimo sia intervenendo sui comportamenti dei singoli lavoratori e lavoratrici, sia aprendo delle vertenze sindacali vere e proprie affinché l’Azienda sia costretta (se non convinta) ad adottare soluzioni reali, concrete, immediate per contrastare l’emergenza ambientale.

Noi citiamo solo alcuni dei provvedimenti da poter adottare subito in TIM: Ampliamento del bacino di fruitori dello SMART WORKING e delle SEDI DI LAVORO AGILE. Contenimento del consumo energetico (oltre gli obiettivi e le politiche già adottate), superamento del consumo della plastica negli uffici e nelle mense, obbligo di documentazione del rispetto del ciclo dei rifiuti da parte delle imprese appaltatrici, verifica sugli effetti reali derivanti dallo sviluppo del 5G.

SIAMO DIRETTAMENTE COINVOLTI. LA DICHIARAZIONE DI SCIOPERO È QUINDI UN MODO PER ROMPERE IL GHIACCIO ANCHE SU QUESTO TEMA CHE CI DARÀ MODO DI INTERVENIRE E PARTECIPARE ALLE NUMEROSE INIZIATIVE PREVISTE IN ITALIA NEL FRIDAY FOR FUTURE.

Roma 20/09/2019 COBAS TIM