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PNRR – FIRMA DIGITALE

A seguito della segnalazioni inviate anche dai COBAS l’Azienda ha dato una informativa generale sulla questione legata alla FIRMA DIGITALE con riferimento alle attività del PNRR. La richiesta di incontro era stata fatta dopo la ricezione da parte di tutto il personale interessato della lettera dell’Ing. IBBA che sollecitava l’attivazione della stessa.
La mail di comunicazione è arrivata il 23 AGOSTO interessando circa 7000 persone in tutto il territorio nazionale appartenenti a vari settori anche sottoposti alla CDE.

Dal punto di vista normativo i BANDI che TIM si è aggiudicata sono sottoposti e regolati da una normativa speciale prodotta da INFRATEL. Tim per avere accesso ai fondi per il recupero delle spese deve passare ad INFRATEL sia il dettaglio delle attività svolte che i dati della

busta paga del dipendente impiegato.

In particolare il dato della BUSTA PAGA che verrà trasmesso è il primo rigo delle busta paga dalla quale si evince la retribuzione LORDA. Attraverso la retribuzione lorda è possibile risalire alla PAGA ORARIA che sarà necessario rendicontare attraverso un calcolo medio aggregato. L’Azienda ha optato per la FED (FIRMA ELETTRONICA DIGITALE) che dal punto di vista legale non ha differenza con la firma autografa.

Il dipendente inoltre potrà utilizzare la stessa firma anche per motivi personali. Validità 3 anni. Il costo è a carico aziendale. La tessera sanitaria serve solo per la lettura il CODICE FISCALE. Non ci sono ancora delle date certe sulla distribuzione delle prime lettere.

I Documenti sono necessari alla liberatoria sulla trasmissione B. Paga, accettazione della attività o delle attività e alla loro rendicontazione. Non ci sono ancora delle certezze sulla partenza effettiva del processo anche se la certificazione riguarderà anche attività di AGOSTO 2022. Inoltre al momento non sono ancora uscite le informazioni legate ai dettagli di calcolo per le valorizzazioni delle ore/lavoro. Fin qui l’informativa Aziendale.

Come COBAS abbiamo fatto rilevare che i responsabili hanno – COME AL SOLITO – corso troppo nel dare dei riscontri alla lettera dell’ING IBBA, non fornendo le informazioni necessarie e ponendo la questione solo sul tema tecnico di inserimento dei dati su una procedura – fra l’altro all’epoca – non ancora predisposta per ricevere un così alto numero di richieste. Abbiamo evidenziato che i colleghi e le colleghe non hanno compreso se esisterà un responsabile del trattamento dei dati personali presso le imprese cui verrà trasmesso il dato relativo alla B.PAGA e alle ore lavorate. Su questo aspetto l’Azienda ha assicurato che al momento in cui verranno assegnate le lettere d’incarico questa informazione sarà conosciuta. Abbiamo chiesto se esistesse la volontarietà o meno nella firma e cosa accade nel caso in cui qualcuno decidesse di non accettare. Su questo tema l’Azienda è stata piuttosto vaga. Non esiste una obbligatorietà ma sicuramente dato che la firma è necessaria per certificare le ore lavorate e ottenere i finanziamenti PNRR l’Azienda è disponibile a convincere le persone ad accettare la proposta. Sul tema delle responsabilità personali ed individuali del lavoratore e della lavoratrice legate alla esecuzione delle attività, dopo aver posto la domanda, l’Azienda ci ha risposto che con la sottoscrizione e l’attivazione della firma digitale non ci sono responsabilità se non quelle legate alla certificazione dei dati necessari. Le verifiche sulla qualità del lavoro restano in capo a TIM e al rapporto di lavoro come avviene per le normali attività lavorative.

Sulla questione della tessere sanitaria l’Azienda ha detto che l’inserimento dell’allegato in procedura ha solo fini di associazione al CODICE FISCALE.

VALUTAZIONI

In questi giorni che hanno preceduto l’incontro abbiamo ricevuto molte segnalazioni e soprattutto richieste di chiarimento da parte dei colleghi e delle colleghe che ci hanno spinto a chiedere l’incontro e porre le domande. In linea generale e trattandosi di FONDI PUBBLICI non ci spaventa il meccanismo di certificazione della paga oraria e del monte ore lavorate nei progetti. In un Paese come l’Italia dove siamo abituati ad Imprese Private che vivono di FONDI PUBBLICI, dove ogni settimana viene arrestato un imprenditore (e relativi politici di riferimento) pensiamo che i controlli debbano necessariamente essere più che stringenti.

A meno di NON ESSERE SMENTITI DAI FATTI (cosa sempre possibile nella giungla dei rapporti di lavoro) riteniamo che la cosa più importante su cui l’Azienda ha fornito assicurazioni sia L’ASSENZA DI RESPONSABILITA’ del lavoratore o della lavoratrice legate all’attività lavorativa, i tempi e la qualità. Questi aspetti sono legati strettamente al rapporto di lavoro con TIM e non coinvolgono INFRATEL.

Ci preme però una valutazione: Se il grosso della attività lavorativa sarà tutta spostata sul PNRR (come lo scorso anno sulla piattaforma CALCIO) cosa ne sarà delle altre attività ? E come pensa l’Azienda di gestire la cosa considerato inoltre che molti settori coinvolti sono

sia in CDE che in carenza di organico?

Riteniamo infine che prima di procedere con la attivazione della firma (che avviene solo successivamente all’inserimento della documentazione) varrà la pena di attendere la lettura delle lettere di incarico in modo da avere così la completezza delle informazioni.

L’incontro ha affrontato anche altri temi. Fra questi la variazione delle matrici orarie al CSEN – Centro Servizi Evoluti Nazionale (distribuito fra Roma e Bari) che ha visto nel mese di Luglio uscire dal loro settore il personale EX-CNA tornato a sua volta sotto ENTERPRISE.

Un altro tema è stato l’annuncio di un nuovo SPOT pubblicitario TIM per il quale l’Azienda sta raccogliendo le candidature volontarie di TECNICI – TOF. Su questo aspetto speriamo vivamente che i colleghi e le colleghe si sottraggano al ruolo di “comparsata” in una azienda che sembra sempre più allo sbando.

Roma 9 settembre 2022

LE RSU COBAS TIM LAZIO