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Il 15 marzo scorso abbiamo appreso che il personale transitato in Customer Services,  EX-CNA, oltre ad un affrettato rientro in sede HA RICEVUTO LA COMUNICAZIONE RELATIVA ALL’APPLICAZIONE della TIMBRATURA IN POSTAZIONE (TiP).

Questa applicazione fa riferimento agli accordi sottoscritti nel 2013 da SLC-FISTEL-UILCOM e venne estesa in ASA il 1 Aprile 2017 in via UNILATERALE, senza accordo e dopo la disdetta dell’integrativo aziendale.

Una vera e propria aberrazione organizzativa visto che le Aziende e in primis la TIM cercano di rimediare agli errori e alle incapacità dei propri manager recuperando sulla produttività individuale, estorcendo il tempo “effettivo” di lavoro.

Vale la pena ricordare che la TIP è uno strumento organizzativo sul quale ormai la stessa magistratura si è espressa a favore dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno presentato ricorsi legali, al punto che nemmeno SLC-FISTEL-UILCO-UGL hanno più firmato accordi in merito.
L’azienda per tanto prova ad introdurre questo vincolo attraverso i cosiddetti “microavanzamenti” i quali non hanno mai portato alcun beneficio di business aggravando di ulteriori burocratiche operazioni il lavoro già complesso dei colleghi e delle colleghe.

Pensiamo al 119, che era un fiore all’occhiello dei servizi al cliente che ha visto un progressivo svuotamento e un peggioramento dello standard qualitativo emerso – guarda caso – proprio in concomitanza con l’applicazione della TiP. Una coincidenza forse la quale, però,  non ha certo stimolato la proattività delle persone.

LA TIMBRATURA IN POSTAZIONE di certo porta con se’ un irrigidimento nelle relazioni, un appesantimento dei carichi di lavoro e dei costi di gestione, che sempre più spesso diventano anche risarcimenti legali per il tempo che va dalla timbratura al tornello alla timbratura in postazione.

La prossima ripresa in presenza delle attività non si presenta – per tanto – sotto i migliori auspici. La scelta – richiesta dal responsabile di turno – non fara che ingigantire le problematiche legate al rientro e si somma ai problemi legati alla Governance della nostra Azienda.

Abbiamo chiesto una nuova normalità dopo 2 anni di pandemia dove i lavoratori e le lavoratrici hanno dato tanto. Evidentemente questa normalità andrà conquistata con quella conflittualità che avevamo dismesso in questi tempi tragici.

Per tanto invitiamo i colleghi e le colleghe a contattarci per organizzare il giusto contrasto a queste misure inique e ingiustificate, ricordando che i COBAS hanno in piedi vertenze legate alla TIP  e che fino al 22 MARZO PROSSIMO sono in calendario  gli scioperi a fine turno.

Roma, 16\03\2022

COBAS TIM