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Apprendiamo, e senza alcun STUPORE, dal SOLE24ORE (https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-10-24/telecom-i-sindacati-e-stallo-rischio-spezzatino-e-migliaia-esuberi-132944.shtml?uuid=AEDkymUG&fromSearch), che i segretari di Fistel-CISL, Uilcom-UIL e Slc-Cgil esprimono la loro “VIVA” preoccupazione per la tenuta occupazionale di TIM  Spa e, pertanto, sollecitano nuovamente il governo ad  intervenire per  fare chiarezza sulle garanzie occupazionali di TIM.

Eppure, l’11 Giugno è stato firmato un accordo, presso il Ministero del Lavoro, che a detta degli stessi sottoscrittori avrebbe “messo al sicuro i posti di lavoro”.

A spese dei dipendenti, aggiungiamo noi, i quali per l’ENNESIMA volta avrebbero dovuto rinunciare a parte dei loro salari per …. “salvarsi”.

Ricordiamo inoltre come parte dei firmatari non persero occasione di denigrare quelli che denunciarono le lacune dell’Accordo: ci eravamo opposti infatti all’ennesimo accordo truffa per scoprire ora che gli stessi sottoscrittori sono preoccupati per la situazione creatasi… situazione che riteniamo abbiano contribuito a determinare.

Presenti alla trattativa i COBAS fecero delle dichiarazioni precise sia sull’aleatorietà della Cassaintegrazione (minacciata solo per incutere timore ai lavoratori e alle lavoratrici e che la stessa  azienda aveva dichiarato di non volere), sia sull’applicazione di un Contratto di Solidarietà che non avrebbe risolto nemmeno uno dei problemi di TIM bensì, come sempre è accaduto dal 2013, accresciuto il peso degli stessi.

Inoltre, ricordiamo ai colleghi e alle colleghe e a quelle RSU FIRMATARIE che in genere si prestano al ruolo di “imbonitori”, che i COBAS PRESENTARONO UNA PROPOSTA INNOVATIVA LA QUALE AVREBBE COMPORTATO UN MINOR COSTO PER I LAVORATORI E LE LAVORATRICI. Era (ma ribadiamo è ancora!) una proposta che teneva insieme sia la sostenibilità economica che la garanzia REALE della tenuta occupazionale: RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO CON RECUPERO SALARIALE.

Non solo. Se oggi la preoccupazione principale è lo scorporo della rete, da anni sosteniamo – forti anche di un evidenza tecnica e funzionale della rete – che l’unica soluzione degna di questo nome è TELECOM ITALIA UNA E PUBBLICA.

A tutti quelli che ancora credono che “stare nel gregge ci renda più sicuri” li invitiamo a riflettere.

A tutti coloro i quali credono che i Cobas non facciano proposte li invitiamo a documentarsi.

A tutti quelli che hanno preferito tornare nel recinto della compatibilità li invitiamo a riflettere seriamente sui fatti.

A tutti quelli che continuano ostinatamente a contribuire a questa “farsa” li esortiamo a smetterla.

A tutti quelli che vogliono cambiare le cose, li sollecitiamo ad organizzarsi con noi.

A tutti quelli che sentono la necessità di opporsi a tutto questo … li aspettiamo.

 Roma 28/10/18

Cobas TIM

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