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Gli Stipendi medi Europei sono più alti di 3.560 euro (ISTAT)  rispetto all’Italia. Gli economisti lo imputano alla scarsa produttività per ora lavorata (parliamo di PIL), dimenticando colpevolmente che al prodotto interno lordo italiano manca tutta la parte dell’evasione , circa 31 miliardi di euro e tutta la parte mercato nero circa 200 miliardi di euro.

Quindi diciamo subito a questi signori che non è strizzando e frustando sul posto di lavoro i lavoratori che si aumenta la produttività italiana.

Questa premessa per collegare il discorso sulle nostre care e amate TLC e sulla TIM.

C’è qualcuno che in ragione del consolidamento del mercato tlc e del superamento dell’integrazione verticale dell’incumbent italiano di tlc racconta solo ciò che vuole raccontare.

Chi segue come noi con attenzione quello che succede intorno alla vicenda TIM non può non ricordare queste affermazioni dette e ripetute da più pulpiti a favore del proprio interesse :

  1. In Italia abbiamo le tariffe più basse d’Europa
  2. ci sono troppi operatori di tlc e le quote di mercato sono ridotte
  3. è necessaria la separazione verticale e un consolidamento del settore
  4. la richiesta di Asso-telecomunicazioni di portare i valori di esposizione ai campi elettromagnetici da 6 V/m a 61 V/m.

FACT OR FAKE facciamo un po’ di chiarezza.

  • i prezzi: Il Broadband Price Index calcolato e promosso dalla commissione europea (https://digital-strategy.ec.europa.eu/en) misura i prezzi di panieri rappresentativi delle offerte a banda larga fissa, mobile e convergente dei paesi membri. In sintesi la Romania, Lituania, Polonia e Bulgaria hanno i prezzi della banda larga più bassi, mentre Belgio, Croazia e Grecia sono i più costosi. In Italia ci piazziamo esattamente nella media.
  • La redditività. Tra i principali Operatori al mondo di TLC, in Europa vi è l’incidenza più alta di intensità di capitale, ossia di CAPEX/ricavi, rispetto ad altre aree del globo . L’Italia registra valori ancora superiori alla media europea. In Italia il rapporto tra il capex e i ricavi e tra i più alti al mondo, che significa che le aziende di TLC italiane fanno molti più ricavi  per ogni euro speso.(24 maggio 2022 -Anticipazione dei dati Rapporto Asstel 2022 Tavolo istituzionale per le Telecomunicazioni)
  • I grandi operatori telefonici mobile attivi in Italia sono quattro, quelli che conosciamo tutti: Tim, Vodafone, Wind-Tre; Telecom ha il 28,8% del mercato, misurato sul numero di sim in circolazione mentre per la rete fissa TIM, insieme a Fastweb, Vodafone, WindTre e Tiscali, costituiscono ad oggi, i principali fornitori dei servizi di telecomunicazione su rete fissa nel nostro Paese; Tim è il leader con una quota di mercato del 42%. Inoltre  Tim,  è quella con il fatturato maggiore in Italia ha terminato il 2022 con ricavi pari a 15,79 miliardi di euro, in aumento del 3,1% rispetto ai 15,32 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. Il consolidamento o fusione tra 2 aziende auspicato dalla linea di governance del AD TIM  di sicuro porterà ad un aumento dei clienti ma non della redditività, crollerebbe l’intensità di capitale , poiché sebbene i clienti aumentino, aumenteranno anche in maniera sproporzionata i lavoratori andando così a creare un grosso incremento del costo del lavoro il cui abbattimento diverrebbe la prima voce sull’ agenda del nuovo AD. Quindi ESUBERI LICENZIAMENTI e AMMORTIZZATORI SOCIALI.
  • Separazione della rete ovvero superamento dell’integrazione verticale. Questa operazione tanto inseguita dall’AD basa il presupposto sulla ricerca affrettata di denaro per compensare la perdita avuta da Vivendi. Nell’inseguire questa strada si cerca con dichiarazioni al limite della faziosità di orientare i mercati, la politica e l’opinione pubblica a favore dello smembramento di una azienda prima per fatturato in Italia nel suo settore.   Uno sbaglio colossale!  A determinare questa linea vi è solo un orizzonte miope e privo di prospettiva industriale che secondo noi offre discutibili opportunità di business anche per Vivendi.

La non-strategia si articola in 2 step

  1. Vendere la NetCo. Visto l’attuale impianto normativo delle tariffe sugli accessi all‘infrastruttura, la rete non è considerata sufficientemente remunerativa poiché i costi di manutenzione , innovazione e gestione rendono la redditività per lavoratore molto bassa. Quindi cedendo il controllo della NetCo, il grosso del debito e di buona parte dei lavoratori si vuol far recuperare il denaro perso da Vivendi e dagli azionisti.
  2. Vendere la ServCo quindi indirizzarla smagrita e abbellita, verso la fusione con un altro operatore mobile per completare l’opera della valorizzazione dell’azienda ad unico e solo beneficio dell’azionista di maggioranza. Dopo di che, rimarranno attive le varie opzioni sui resti dell’azienda Tim Brasil e Tim Enterprise

le ovvie conseguenze di questa infelice visione di business sono oltre al devastante impatto sull’occupazione e l’inevitabile aumento del costo dei servizi tlc  al consumatore, anche la distruzione di un’azienda che oggi è protagonista  per fatturato, risorse, business e  che, non diciamo ben guidata ma almeno non azzoppata, potrebbe essere protagonista nel prossimo futuro all’insegna di TLC satellitari, A.I., Big Data e industria 4.0 andando ad acquisire i suoi concorrenti , non viceversa.

  • 5 G : A seguito delle assegnazioni dello spettro, 25 Stati membri hanno avviato l’implementazione commerciale della rete 5G. I livelli di copertura più elevati sono stati registrati in Italia, 7%. Parte dei risultati raggiunti la si deve all‘utilizzo dello spettro 4G.La condivisione dello spettro viene implementata dagli operatori per accelerare le implementazioni del 5G, ma anche per ottimizzare l’utilizzo complessivo dello spettro.

Pertanto riteniamo che la strada tecnologica imboccata sia quella che dia più garanzie in termini salute pubblica e performance e consideriamo completamente da rigettare le richieste anacronistiche di superamento dei limiti attuali di tolleranza all’inquinamento elettromagnetico.

Fact or Fake e dal Cobas Tim Piemonte è tutto! 

Torino, 17/04/2023