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In data 7/06 l’azienda ha presentato un accordo per gestire le USCITE ANTICIPATE in ART 4 così come previsto dalla cosiddetta Legge Fornero.

Il bacino di persone interessate è quello dei lavoratori e delle lavoratrici che matureranno i requisiti della PENSIONE di VECCHIAIA entro il 31\12\2028 con l’eccezione dei TOF, Progettisti di rete e tutto il relativo personale di coordinamento Operation Area per i quali il requisito per la pensione di vecchiaia deve essere raggiunto entro il 31/12/2027.

Un bacino possibile di circa 1200 persone di cui solo 70 per i TOF e il suddetto personale OA.

Come per i precedenti accordi la procedura prevede che l’Azienda raccolga le autorizzazioni al trattamento dei dati del personale e successivamente dopo le verifiche e i conteggi da parte dell’INPS sarà data comunicazione agli interessati per la valutazione necessaria e per la eventuale adesione “all’ISOPENSIONE”.

Nel corso della discussione l’Azienda ha ribadito che tale accordo è parte di un processo che si svilupperà dopo il 7 Luglio quando l’Amministratore Delegato presenterà alla comunità    internazionale   i   dettagli   del  Piano   industriale  con  i   relativi numeri  e  il conseguente abbattimento ulteriore del costo del lavoro.

Nessun incentivo per coloro i quali avranno un importo di isopensione molto basso,  discriminazioni tra settori, nessuna apertura per le persone con patologie gravi da accompagnare alla pensione anticipata, ma, soprattutto, nessuna garanzia per chi rimane, nessun passo indietro su un piano industriale scellerato, nessuna prospettiva di evitare altre CDE\CDS o ammortizzatori sociali vari. Tutti temi sollevati dai COBAS, non da oggi, ma ormai da quel fatidico novembre 2021 nel quale venne presentata l’offerta di KKR.

I COBAS si sono dichiarati indisponibili a questo accordo che ritengono insoddisfacente per chi dovesse aderire e inefficace per garantire chi rimane.

Riteniamo sia un grave errore quello di contribuire al rafforzamento di un’idea che prevede la riduzione dei costi visti unicamente come taglio ai nostri salari. Il problema di questa azienda è tutt’altro che il costo  del  lavoro. Il vero freno è l’incapacità o la  mancanza  di  volontà  verso uno sviluppo realmente industriale.

La fretta nel voler chiudere l’accordo e procedere alle uscite entro il 30\09 (fatta qualche eventuale eccezione per qualche uscita al 30\11) rimanda chiaramente alla necessità dell’AD  di  migliorare  i  conti  finanziari e recuperare qualche centesimo sulle valutazioni azionarie, cosa che il mercato apprezza ogni volta che si decurtano i salari.

Siamo dell’idea che il minimo sindacale avrebbe dovuto prevedere il rinvio – da parte sindacale – della discussione almeno fino al 7 luglio, data fatidica per le nuove comunicazioni dell’AD, per avere maggiore chiarezza sulla direzione che vuole prendere questa Governance.

Per questo abbiamo ritenuto di non condividere alcun accordo, tanto più nel pieno percorso di costruzione dello sciopero di Gruppo del 21 Giugno, giornata nella quale i lavoratori  e  le  lavoratrici   sono   chiamate   non    solo    a   scioperare   ma   anche a   partecipare massicciamente alla manifestazione nazionale di Roma.

La nostra idea di TIM UNICA e PUBBLICA, non è la moda del momento né un tema trattabile al ribasso sul quale scommettere della vita dignitosa di migliaia di colleghi e colleghe.

Le ragioni di un operatore integro e sotto controllo pubblico affondano non solo nella difesa dei posti di lavoro e degli stipendi, ma sinergicamente con il ruolo sociale e di sviluppo che solo un’azienda con tali caratteristiche può svolgere, perché come spiegato molte volte gli interessi del privato sono tese al profitto ad ogni costo…e NOI NON SIAMO UN COSTO!

Siamo ad un bivio determinante per il nostro futuro, come azienda e come lavoratori dipendenti di essa. Contrastare questo Piano Industriale e proporre un’alternativa industriale di sviluppo alla desertificazione  finanziaria  che  si  vuole  è  compito  di  chi  del  proprio  stipendio ci vive e non può contare su una buona uscita milionaria.

TUTTI A ROMA IL 21 GIUGNO, TIM UNICA E PUBBLICA!

SCIOPERO INTERO TURNO

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

Roma 07/06/2022

COBAS TIM