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Questo pomeriggio, come rappresentanti Cobas Lavoro Privato e dipendenti Abramo Customer Care, abbiamo partecipato al tavolo convocato in merito alla crisi occupazionale degli outsourcer Tim.

Non si è trattato dunque di una convocazione specifica per Abramo Customer Care ma abbiamo provato, per quello che ci è stato possibile, a dare centralità alla vertenza del call center calabrese.

Presenti il ministro Urso, che ha aperto i lavori parlando delle opportunità che offrirebbe il processo di digitalizzazione della PA con la riqualificazione del personale degli outsourcer verso questo ipotetico progetto pilota (che partirebbe dalla Calabria) e la Ministra Calderone che ha parlato di ipotesi di contratto di solidarietà nel cui inserire emendamenti specifici e di mantenimento del contratto collettivo nazionale in essere.

Presente anche la Regione Calabria, nelle persone del presidente Occhiuto e dell’assessore Calabrese. Si è parlato di partenariato pubblico-privato come prospettiva a medio e lungo termine e utilizzo di fondi PNRR, senza però entrare nello specifico e senza fornire garanzie su tempistica e continuità occupazionale.

Saranno convocati altri tavoli a breve, si ipotizza subito dopo Pasqua, ma i tempi di risoluzione non sono di certo rapidi. Purtroppo, da parte istituzionale, tante ipotesi ma quasi nessuna garanzia.

Lato committente: Tim ha garantito per tutti gli outsourcer il ripristino dei volumi tolti (pari almeno al 30% e con rientro dei volumi da siti extra UE) per i prossimi mesi, staremo a vedere.

Nel nostro intervento abbiamo ribadito, insieme agli altri rappresentanti sindacali, che Abramo Customer Care ha bisogno di un tavolo specifico e immediato con TIM, la Regione, il Ministero e le parti sociali, nel PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE!!!

Ci aspettavamo un intervento dei commissari Abramo, che non c’è stato. Da quello che abbiamo potuto capire intendono fare una convocazione per la prima decade di Aprile per aggiornamenti sulle manifestazioni di interesse ricevute.

Insomma: reskilling, digitalizzazione, partenariati pubblico-privato e fondi europei rimangono ipotesi fumose, per niente concrete allo stato attuale e probabili agevolazioni solo per il committente.

C’è quindi da stare con il fiato sul collo delle istituzioni nazionali e locali che ancora non riescono o non vogliono intervenire su TIM in maniera decisa e fattiva e ancora si perdono in chiacchiere.

Continueremo a richiedere di partecipare agli incontri, sperando di non esserne esclusi alla prossima occasione, e a vigilare sulla vertenza Abramo in difesa dei diritti e del futuro dei lavoratori e delle lavoratrici.

Roma 26/03/2024

Cobas Abramo Customer Care

Cobas Lavoro Privato Cosenza