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Iniziano malissimo le nuove relazioni sindacali: Le NUOVE RSU  vengono convocate per “l’illustrazione dei nuovi turni 119-187-191” mentre al momento della presentazione l’Azienda comunica che ci troviamo di fronte ad un ESAME CONGIUNTO che secondo l’articolo 26 del CCNL può chiudersi negativamente senza obbligo di accordo.

RISULTATO:

+ Pomeriggi + Sere, allungamento della fascia serale fino alle 22.50, introduzione delle domeniche e festivi opzionalmente secondo le necessità che potrebbero manifestarsi (previa comunicazione 48h prima dell’inizio del turno).   

Queste le novità dei “Nuovi Turni” per 119/187/191 che di nuovo hanno ben poco.   

I NUOVI TURNI VERRANNO ESTESI ANCHE A TCC. 

Queste sono le formule con cui l’azienda tenta nuovamente di intraprendere la strada della riduzione dei costi di fronte alla riduzione dichiarata dei ricavi.  La solita improduttiva formula che cerca di aumentare i margini riducendo i costi invece di investire nei canali di sviluppo e competenze che possono invece aprire nuove opportunità di mercato.

Si chiudono le commesse con gli outsourcing e si internalizza lavoro di scarso pregio, avvilendo le professionalità che mediamente da più di 25 anni sono maturate nei customer interni.  Si tenta la strada della “carota/canvass” per far correre i “coniglietti” nella ruota.   

Si paventa l’idea che questo piano sia un investimento sul Capitale Umano presente in azienda e nel frattempo non si mettono mai a budget i V Livelli da dare a chi dopo 20 o 30 anni ancora non è riuscito ad ottenerlo.

In cambio dell’accettazione delle nuove matrici, l’Azienda ha proposto alla delegazione sindacale di TOGLIERE LA TIMBRATURA IN POSTAZIONE per le 1300 persone che ancora la subiscono.

NONOSTANTE LE SENTENZE LA DICHIARINO ILLEGITTIMA e nonostante che molti colleghi e colleghe   abbiano recuperato pure gli arretrati (nei CALL CENTER COME IN ASA), l’Azienda fa passare la sua abolizione come una concessione. Come una merce di scambio, facendo leva sull’assenza di coraggio di molte persone.

Questo è il nuovo corso dell’Azienda che si è liberata dal debito, ha visto l’entrata di POSTE come Azionista di maggioranza e che propone le stesse identiche ricette del 2003.

Spetta adesso ai lavoratori e alle lavoratrici dare una risposta a questo nuovo corso.

L’alternativa sarà subire in silenzio ogni decisione unilaterale dell’Azienda.

Per la cronaca vale la pena ricordare che l’ART. 26 del CCNL (introdotto del contratto nazionale truffaldino del 2000) non è mai stato modificato. Non solo in tutti i rinnovi contrattuali il sindacato confederale – che oggi auspica una nuova e decisa mobilitazione per il rinnovo del contratto scaduto – NON SI E’ MAI PREOCCUPATO DI PROPORRE UNA MODIFICA…. Lasciando così in mano all’azienda  lo strumento per iniziare unilateralmente le nuove matrici

Se questo è il nuovo corso siamo chiamati ad una fase di aperta conflittualità. 

Roma 11-04-2024 

COBAS TIM