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A pochi giorni dal voto per il rinnovo delle RSU, il clima si surriscalda. Un crescendo di voci allarmanti e messaggi catastrofici culmina, puntualmente, nella presa di posizione aziendale con l'”aggiornamento delle regole per l’utilizzo di Microsoft Teams”.

L’obbligo della telecamera accesa durante le call è una provocazione evidente. Al di là della propaganda elettorale di alcune sigle sindacali, pronte a firmare qualsiasi accordo sullo smartworking dopo aver “incassato” il voto di molti ingenui, l’esperienza di chiunque utilizzi Teams sistematicamente dimostra l’assurdità di tale imposizione. Mantenere tutti in video per più di qualche minuto manderebbe in tilt la comunicazione, “freezando” l’immagine e rendendo
impossibile qualsiasi interazione.

L’obbligatorietà della telecamera accesa richiede una deroga all’art. 4 (controllo a distanza) o un parere positivo del Ministero. Non a caso, la proposta di TIM di un controllo a distanza tramite telecamera, avanzata durante la discussione sul nuovo accordo ad aprile 2024, è stata respinta, portando alla deroga del vecchio accordo. Negli accordi individuali e collettivi, l’utilizzo di Teams (non della videocall) è previsto per attestare la presenza.

C’è un pericolo concreto? SI. La provocazione di questa comunicazione, a pochi giorni dal voto, mira a creare un clima di debolezza per la discussione del prossimo accordo sul lavoro agile. L’obiettivo è far cantare vittoria ai soliti sindacati collaborativi che vi diranno di aver evitato la telecamera accesa ma hanno dovuto cedere su BUONI PASTO IN LA? Un altro software che verifichi la tua produttività? E chissà quale altro scambio in remissione.

La prossima discussione sul lavoro agile sarà DIFFICILE. È fondamentale mantenere la barra dritta su alcuni punti irrinunciabili: NO al controllo a distanza, buoni pasto e rimborsi energetici garantiti, maggiore flessibilità di utilizzo e dotazioni complete per condizioni di lavoro adeguate.
Per garantire la difesa di questi principi, votate COBAS. Non abbiamo PROTOCOLLI D’INTESA con l’azienda che ci costringerebbero a firmare accordi insoddisfacenti. Non abbiamo firmato l’accordo con Asstel sul lavoro agile, che prevede strumenti di controllo della presenza. Non firmeremo il CCNL con le richieste di controllo a distanza avanzate da Asstel.

Non fatevi ingannare. Se non volete il controllo a distanza, votate COBAS.

P.S. Non dite che non vi avevamo avvisato.

COBAS TIM