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Il tentativo maldestro di Ugl-Cisl-Uil di agevolare l’azienda nel suo processo di distruzione del contratto aziendale risulta veramente ridicolo.  A 24h dalla importante manifestazione nazionale di sabato 25 febbraio, le OO.SS. “firmatarie” spacciano come notizie positive la sintesi del verbale di incontro del 23 febbraio che nei fatti ribadisce quanto già espresso dall’Azienda in via unilaterale nel nuovo regolamento. Una mossa prevedibile nella disperata speranza di rimontare sul groppone dei colleghi per tentare di riportarli nell’ovile e depotenziare le iniziative di lotta.

Ma vediamo le 5 tematiche portate all’attenzione dei lavoratori e delle lavoratrici nel comunicato sindacale e nel verbale di incontro:

nella migliore tradizione … prima la carota

  • la promessa di discutere di un «contributo economico» per la produttività del 2016 ma dopo «la conclusione degli approfondimenti» su quanto proposto/imposto dall’azienda con il regolamento.

Subito dopo …il bastone, verso il quale cisluilugl esprimono una “stupefacente”  cedevolezza

  • cisluilugl scrivono che «il mancato rientro deve trovare una soluzione che non può NON tenere conto della storia della quantità salariale ad esso legata». Sostanzialmente quanto già scritto da TIM spa nel regolamento in altra forma: «è prevista l’istituzione, a partire dal mese di Febbraio 2017, di un sistema di incentivazione che premi l’apporto individuale degli “addetti on field” con un montepremi complessivo da distribuire pari o superiore al costo storicamente sostenuto dalla Società per il superato c.d. “Mancato Rientro in sede” » (regolamento aziendale febbraio 2017, punto). Senza vergogna gli stessi sindacati spacciano lo spostamento dell’applicazione della nuova normativa sul mancato rientro al 1 marzo 2017 quale benevolenza aziendale quando, al contrario, rappresenta un banale tentativo di evitare inevitabili contenziosi legali conseguenti all’illegittima applicazione di quanto disposto nel regolamento.

Cisluilugl continuano dichiarando la loro disponibilità a verificare e approfondire

  • i “modelli innovativi”, richiesti dall’azienda, in grado di arricchire la performance anche attraverso una più articolata prestazione lavorativa. Peccato che i modelli proposti dall’azienda (timbratura in postazione, orario di lavoro di prestazione effettiva, orario medio settimanale o semestrale) non hanno nulla di innovativo ma introducono solo l’allungamento dell’orario di lavoro e della giornata lavorativa in cambio di meno salario.
  • le “intenzioni aziendali” sulla fruizione “di permessi e ferie.
  • degli «strumenti di ricollocazione professionali al fine di favorire l’occupabilità dei lavoratori in un contesto di cambiamento ed evoluzione dei Business», in sostanza il semaforo verde al demansionamento del personale.

sul controllo a distanza, poi, Azienda e cisluilugl ci rassicurano rimandando la questione alla definizione del CCNL di settore.

INSOMMA, QUESTI SIGNORI RIGIRANO LA MINESTRA IMPOSTA DALL’AZIENDA, PROPONENDOLA COME UN QUALCOSA DI NUOVO!!

NON FACCIAMOCI FREGARE! DOMANI ABBIAMO UN MOTIVO IN PIU’ PER MANIFESTARE: RIGETTARE QUESTO VECCHIO TRUCCO E DELEGITTIMARE CHI INTENDE TRATTARE PER SVENDERE I NOSTRI DIRITTI IN CAMBIO DI QUALCHE PRIVILEGIO PER SE STESSI!

 ROMA 25 FEBBRAIO

ore 10 Piazza della Repubblica

Uniti possiamo vincere!

COBAS TIM

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