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Iniziamo molto male questo 2023. Nonostante avessimo atteso e cercato di far pazientare i colleghi e le colleghe coinvolti nel “nuovo” progetto denominato “presa appuntamento – isola 2”, dobbiamo constatare che questo assomiglia molto di più al nostro ironico titolo.

Dopo 2 mesi dall’inizio e con una partenza troppo frettolosa e raffazzonata, ci troviamo a dover ripetere per l’ennesima volta: VE L’AVEVAMO DETTO!

Dopo 2 mesi abbiamo già visto di tutto: sistemi non funzionanti, corsi di formazione frammentati e approssimativi, comunicazione sul funzionamento del settore costantemente contraddittorie, fino all’emissione di un rotativo dei turni al quanto fantasioso corretto più volte sulla sollecitazione di alcuni colleghi. Immaginate che qualcuno aveva pensato ad oltre 10 turni pomeridiani in un mese!

A noi pare evidente che le responsabilità non possono neanche cadere su assistenti, coordinatori o responsabili vari, ingaggiati anche loro con poca chiarezza e troppa fretta nella costruzione di un reparto dove il restante reclutamento è stato LACUNOSO: Informazioni fornite diverse per ogni colloquio avuto, la scelta del personale che secondo l’Azienda sarebbe dovuta essere TOTALMENTE su BASE VOLONTARIA mentre ogni giorno scopriamo che di volontari e volontarie ce ne sono sempre meno e anche tra quei pochi emergono sempre maggiori perplessità.

Tralasciamo invece le riflessioni sulla scelta degli Skill visto che la predominanza sarebbe stata la volontarietà. Annotiamo solo che facevamo bene a dubitare della bontà del progetto.

“Alcuni soliti sindacalisti” e l’Azienda hanno tanto sponsorizzato la questione del LAVORO REMOTIZZATO 5 su 5 come fiore all’occhiello del settore nascente. Ma….senza la volontarietà si sta rivelando un vero BOOMERANG dal punto di vista professionale, logistico e dei costi individuali. Potremmo dire un vero e proprio ostacolo alla costruzione di un gruppo di lavoro che nasce dal nulla.

Chi non aderisce al LA come può rimanere in un contesto lavorativo dove di fatto è obbligatoria ed esclusiva solo questa modalità? 

Segnaliamo addirittura che diverse persone stanno rinunciano a malincuore a questa opportunità di LAVORO REMOTIZZATO con la speranza di vedersi assegnato ad altro settore data la deprimente prospettiva lavorativa.

Le continue difficoltà organizzative che ci raccontano i colleghi e le colleghe ci spinge quindi a sollecitare le OO.SS. firmatarie dell’accordo ad una profonda riflessione e richiedere un incontro più serio e approfondito rispetto a quello indetto con troppa fretta e assoluta mancanza di riscontri.

RICORDIAMO che i COBAS NON PARTECIPARONO ALL’INCONTRO FARSA conclusosi con la firma di un accordo sindacale, perché avevamo ampiamente previsto quello che oggi sta accadendo.

COMPRENDIAMO LA NECESSITA’ di alcuni colleghi e colleghe di di lavorare da casa 5 giorni su 5. MA ALLORA A QUESTO PUNTO VA DAVVERO (DAVVERO, NON PER FINTA!!!) salvaguardata la volontarietà di ADESIONE e poi va garantita una condizione lavorativa che sia all’altezza sotto tutti i punti di vista.   DI PROGETTI “RAFFAZZONATI” NAUFRAGATI TRA NATALE E CAPODANNO ne abbiamo visti fin troppi e oltre qualsiasi ragionevole sopportazione.

Auspichiamo quindi un pronto riscontro ai temi posti perché il tempo della fiducia senza risposte concrete, da parte nostra è terminato.

Con i lavoratori e le lavoratrici che si stanno organizzando con i COBAS decideremo le prossime azioni sindacali e legali da intraprendere in assenza di adeguate risposte.

Roma 04/01/2023

COBAS TIM LAZIO