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In data 09/03 siamo  stati convocati  per espletare la procedura  del trasferimento di ramo d’azienda di alcuni settori commerciali di BT Italia Spa a TIM. L’incontro prevedeva inizialmente anche la discussione sul passaggio di settori simili di ATLANET

La procedura riguardante 93 lavoratori dalla predetta azienda a TIM si inquadrerebbe in un progetto di acquisizione di attività a portafoglio della stessa, con un presidio specifico sulla PA e grandi industrie.

Il personale interessato all’operazione è di 93 persone. Di queste 5 sono dirigenti (oltre il 5%), circa 40 con livelli inquadramentali 7 e 7q. La restante metà per la maggioranza 6 livelli. Il personale al 5/5s è una minoranza. L’acquisizione degli addetti in questi settori avverrebbe in continuità senza interruzione di rapporto.

Un progetto analogo prevede il passaggio di settori simili ( e relativo personale ) da ATLANET a TIM, MA LA SOSPENSIONE DELL’INCONTRO NON CI HA PERMESSO di CONOSCERE ULTERIORI DETTAGLI.

Nella presentazione sia i rappresentanti di BT che di TIM ci hanno comunicato che la procedura è sottoposta ad autorizzazione istituzionali non ancora arrivate e che “ottimisticamente” non arriveranno prima di maggio.

 Alle domande poste dalla delegazione sindacale e relative agli impatti che questa acquisizione potrebbe produrre, in termini di bilancio e di costi complessivi, CI E’ STATO RISPOSTO CHE LE TRATTATIVE ECONOMICHE SONO ANCORA IN CORSO e che quindi era sostanzialmente impossibile fornire alla delegazione sindacale informazioni diverse da quelle legate alle ARMONIZZAZIONI legate e al passaggio di personale.

Ci domandiamo allora: che tipo di firma si pretendeva dalla delegazione sindacale quando non si è certi del buon fine dell’operazione? 

Come si giustifica la discussione dell’8 marzo in TIM sul costo del lavoro da abbattere – alla presenza del convitato di pietra, l’ennesimo CDE –  con l’acquisizione di un centinaio di persone dallo stipendio alto o medio alto rispetto ai circa 40mila di TIM? 

Come si vuole procedere al remix generazionale e professionale sbandierato da TIM e i SUOI SINDACATI, con l’acquisizione di 93 persone con una età media oltre i 50 anni? 

Come COBAS riteniamo che fin quando non sarà ritirato dal tavolo qualsiasi progetto di riduzione del salario tramite Contratti di Solidarietà o Espansione, o ammortizzatore sociale, riteniamo improponibile sindacalmente accettare qualsiasi progetto di acquisizione, oltretutto che si presenti senza reali certezze sul futuro.

Le contraddizioni su tale operazione sono state tali e tante che neanche i più accondiscendenti hanno ritenuto di poter chiudere subito questo incontro e la procedura (sia quella  relativa al passaggio di BRITISH TELECOM ITALIA, sia quella relativa ad ATLANET) è stata rinviata a data da destinarsi.

Roma 09/03/2021

COBAS TIM